domenica 8 marzo 2009

Un bel finesettimana tra vini naturali e cioccolato


SORGENTEDELVINO LIVE

ROCCA DI AGAZZANO (PC) 1-2 MARZO 2009


di Piergiovanni

Lo scorso finesettimana abbiamo partecipato ad una bella fiera, svoltasi presso la Rocca di Agazzano, in provincia di Piacenza, dove abbiamo avuto la possibilità di far conoscere l’olio, di chiacchierare e di scoprire nuovi prodotti... Ho pensato subito a questo quando ho ricevuto invito a partecipare a questa kermesse, invogliato anche dall’entusiasmo che Silvia mi ha subito trasmesso.

Una volta giunti sul posto, la location c’è sembrata un pò strana, una bellissima rocca del ‘400 stupendamente restaurata (di proprietà di un privato!!!)... e fin qui tutto bene... in un paesino a circa 25 km da Piacenza,i n mezzo a nebbia e campi di grano e boschi (avete presente lo scenario descritto da "Impressioni di settembre" della PFM, con la nebbia che si alza piano ecc? ecco, quello!)... Mah ? Ci siamo detti all’unisono, speriamo bene!

Il giorno dopo, domenica 1 marzo, inizio della fiera, il tempo era pure peggiore... oltre alla nebbia pure una leggera e fastidiosa pioggerella non ci faceva ben sperare. Neppure il tempo di cominciare a sistemare le bottiglie d’olio sul banchetto che ci era stato assegnato che subito siamo stati subissati di richieste d’assaggio, domande, curiosità, richieste d’acquisto!

In breve non abbiamo respirato un attimo per buona parte della giornata. Alle 16 circa avevamo finito l’olio che doveva servire per due giorni. La fiera ha avuto un gran successo, oltre 1600 ingressi, al di là delle migliori aspettative degli organizzatori…

Solo a fine giornata abbiamo potuto tirare il fiato anche Noi ed andare a curiosare negli altri stand.

La fiera era prevalentemente vinicola, c’erano una cinquantina di aziende accomunate dall’essere tutte biologiche e biodinamiche (e qui ho fatto una bella serie di assaggi, mentre non essendoci champagne Silvia è rimasta a bocca asciutta :D), ma c’era la presenza di alcune aziende alimentari: il salumificio Grossetti con la straordinaria coppa piacentina e la pancetta arrotolata, e, soprattutto, un bravissimo e simpaticissimo produttore di cioccolato di Legnano (MI), Paolo Devoti (questo il sito www.passioncocoa.com), che ci ha fatto assaggiare delle vere e prorie goloserie, comeil cioccolato con la zucca, quello latte intenso con le nocciole piemontesi, quello latte e caramello...

Ci siamo davvero sbizzarriti negli assaggi vari, alcuni ripetuti più volte... sapete com'è... per la scienza ci si deve sacrificare!!

Il lunedì, giorno riservato agli operatori del settore, è stato sicuramente più tranquillo, anche se non sono mancati incontri interessanti e stimolanti.

Alla fine eravamo davvero stanchi... ma molto contenti di questa esperienza che ci ha consentito di conoscere cose e persone per Noi nuove.. tra l'altro Silvia si è pure portata a casa un bel pacco di pasta al cacao... che si siamo mangiati la sera stessa, condita con ricotta e pinoli!


Il Castello


La manifestazione

Il Cioccolato!


Pasta al Cacao con ricotta e pinoli!


7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Piergiovanni, toglimi una curiosità, in quei giorni hai mica assaggiato un vino che sò era presente, tal "La Porta" di Vertine che si dice "sia fatto" dal grande Giulio Gambelli?
Se si, mi farebbe piacere un tuo giudizio.

Anonimo ha detto...

Ciao Andrea,scusa se rispondo così in ritardo ma ero fuori Italia.
Si,l'ho assaggiato,devo dire che il chianti classico non mi ha impressionato molto mentre la riserva l'ho trovata molto buona,però le condizioni di assaggio non erano delle migliori,ho impressione che sia un vino da sentire con calma....

Anonimo ha detto...

Figurati, e buon per te se era un viaggio di rilassamento.
Mi interessa molto un tuo giudizio, ma secondo te lo trovi davvero un Chianti Classico tipico come si vuol far credere?

Anonimo ha detto...

Non sono,naturalmente,un conoscitore viscerale come Te!
A mio avviso mi sembrava un po' troppo carico di colore e un po' troppo potente per definirlo proprio tradizionale.
Diciamo che mi pare una buona via di mezzo tra l'ipermodernismo di alcune aziende ferriniane e la tradizione stile Ormanni.
Mi lascia perplesso il fatto che dall'anno prossimo escano con un taglio bordolese.
La spiegazione datami è che hanno queste uve e non vogliono più utilizzarle per il chianti classico. Mi piacerebbe trovare in Chianti qualcuno con il coraggio di tirarle queste benedette viti,così come negli ultimi 30 anni hanno spiantato tutto ciò che non fosse sangiovese (e a volte pure quello) !!

Anonimo ha detto...

Per essere solo sangiovese, in effetti quel colore è un pò troppo carico.
Se il problema è quello di utilizzare uve bordolesi, allora non esiste, possono riconvertire merlot e cabernet come hanno già fatto per un colorante.
Innestando.
Interessante questo compromesso fra l'ipermodernismo e il tradizionale, lo vuoi spiegare?

Anonimo ha detto...

Difficile da esprimere a parole,è un'impressione che ho avuto bevendolo (premetto,non nelle condizioni ideali).
Non è sicuramente uno di quei chianti ipertrofici,grassi,colorati e profumati come una violetta francese. però non mi è sembrato neppure essenziale e "con la schiena dritta",mancava di un tocco di sapidità pur avendo corpo e calore. Però potrebbe anche essere la zona che non da' queste caratteristiche,in questo l'esperto sei Tu! :)

Anonimo ha detto...

La zona esprime vini profumati, di non eccessiva gradazione e colore, con una buona punta di acidità totale...... se è sangiovese.
Il Merlot ci viene un pò cotto perchè matura già alla fine di agosto, male che vada, la prima settimana di settembre.
Poi da qui, è tutto lavoro di cantina e di chi ci mette le mani.